Inviato da: Nat il December 30, 2002 at 13:07:04:
Dal seno di Roma nutriente
Ho ingoiato il mio succo
Primevo,
e ho ruttato anchâio,
Sazio e appagato.
Frastornato da questa accozzaglia,
dal magma frigido e cinico:
Babele pendente sâaffaccia:
custodisce la sua ombra.
Il fluire latteo degli
stormi meccanici
impressionati sullâiride,
stridono i freni e i motori.
Il cielo rispecchia lâindifferenza;
un mattino avvicina agresti lontananze.
Il vuoto prodigo, annebbiata dai fumi
unâalba:
lanugine metropolitana.
Ho solo un presentimento di campagna,
io voglio un fogliame di stelle!
La terra impregnata,
feconda e greve.
Non ho bisogno di mentire privilegi,
non ammirazione n vittorie.
Solo una zappa e un cappello sudato
di paglia,
(il mio fagotto raglia!)
per coprirmi dal Cielo:
Adesso mi spaventa il
richiamo di quel Sole
che accoglie.
Dietro vi
unâaltra Babele.